Il 20 settembre 1923, il Ministero delle Poste del Regno d’Italia decise l’emissione di francobolli postali con appendice pubblicitaria.
L’emissione ebbe effettivamente luogo nel 1924-25, con la messa in vendita di diciannove esemplari, ciascuno rispettivamente avente valore facciale compreso fra quello minimo di 15 centesimi e quello più elevato di 1 lira.
Si tratta di francobolli in stampa tipografica, ciascuno diviso verticalmente in due parti.
Nella parte superiore venne riprodotta, in vari colori, oltre alla dicitura ‘Poste Italiane’ con lo stemma sabaudo e l’indicazione del valore, l’effigie di Vittorio Emanuele III ‘volta a sinistra’: nei valori da 15 cent., l’effigie del Re era quella già disegnata da Nestore Leoni e incisa da Alberto Repettati per la serie di posta ordinaria del 1906; in tutti gli altri valori salvo quello da 1 lira, l’effigie era quella disegnata da Francesco Paolo Michetti e incisa da Alberto Repettati per l’emissione di posta ordinaria del 1908; nel valore da 1 lira, infine, l’effigie reale era quella disegnata da Giuseppe Cellini e incisa da Alberto Repettati per l’emissione di posta ordinaria del 1901.
Nella parte inferiore del francobollo, invece, in modo davvero insolito e che non si ripeté nelle emissioni filateliche del Regno, venne riprodotto il messaggio pubblicitario vero e proprio.
Tale messaggio riproduceva il logo o del prodotto pubblicizzato o dell’impresa che metteva in commercio il prodotto.
L’emissione documenta efficacemente il gusto di un’epoca.
A parte lo stile Liberty-floreale delle parti superiori dei francobolli, lo stile grafico delle immagini pubblicitarie è autentico simbolo dell’epoca: per l’immagine riprodotta – che in taluni casi è costituita dal manifesto pubblicitario usato per il prodotto –, per il lettering o per la cornice in cui il logo è inserito.
Ecco i diciannove valori ‘pubblicitari’ emessi nel 1924-25:


Nel 1925, inoltre, furono stampati, con identica tecnica tipografica, altri due francobolli con appendice pubblicitaria: l’ultimo era un ‘espresso’, e la parte superiore, recante l’effigie del Re e la dicitura ‘Espresso’ in cornice floreale, era quella del corrispondente francobollo ‘espresso per l’interno’ da 60 cent. non soprastampato (n. 7 del Catalogo Sassone) emesso nel 1922.
Essi, però, non vennero posti in vendita presso gli sportelli postali, risultando pertanto ‘non emessi’.
Eccoli:

I ‘francobolli pubblicitari di Italia Regno 1924-25’ sono alquanto rari. La serie completa, nuova con gomma integra, ha valore di mercato che oscilla intorno ai 9.700 euro; usata vale circa 2.800 euro.
Dei francobolli sono note anche alcune ‘varietà’ (con ‘vignetta spostata’, con ‘dentellatura spostata’, ecc.), ed il valore di mercato di ciascuna di ciascuna ‘varietà’ è, in alcuni casi, particolarmente elevato.
Tutti codesti francobolli pubblicitari sono oggi, per i collezionisti, ‘piccole gemme di cent’anni fa’.
Barbagus