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E Quando, ohimè, con quella ferrea vox
Giungesti qua dalla palude Stix
Gracitante, instancabile Cornix,
Che mi rompe il dormire, E giorno, e Nox?
Quei, che stanno del Nilo in su la Fox,
Ch’odan simil fragore il credo vix.
Si attacca il tuo parlar peggio, che pix,
E manca à pena, che risorge mox.
Deh, perchè non son io Papa, nè Rex,
Per farti stare l’una, e l’altra lux,
E darti cieco a vergognosa nex?
Voi della Terra, Magistrato, e Dux,
Mandate, che così vuole ogni lex,
il Ladro del mio sonno in malam Crux
Francesco Melosio (1609 – 1670)
poeta e magistrato